Storia e Origini del Grano Senatore Cappelli
Il grano duro Senatore Cappelli è una delle varietà di grano più emblematiche dell’agricoltura italiana, coltivata principalmente nel Sud Italia. La sua storia ha inizio nei primi anni del Novecento grazie all’opera del genetista Nazareno Strampelli. Strampelli, partendo dai grani nordafricani, riuscì a selezionare una varietà rustica particolarmente resistente e adatta ai terreni del Meridione italiano, creando una pianta che poteva raggiungere un’altezza fino a un metro e ottanta. Per onorare Raffaele Cappelli, un senatore che aveva giocato un ruolo cruciale nella modernizzazione dell’agricoltura in Puglia, Strampelli decise di dare il nome “Senatore Cappelli” a questa nuova varietà di grano.
Le spighe di grano Cappelli, ottenute tramite un’attenta selezione naturale a Foggia, divennero rapidamente la coltivazione dominante nel Sud Italia e nelle Isole. Negli anni ’30, il grano Senatore Cappelli venne definito “razza eletta” grazie alle sue eccellenti qualità nutrizionali e al suo alto valore proteico, caratteristiche che gli valsero l’appellativo di “carne dei poveri”. Questo grano duro rustico, che predilige terreni poveri e argillosi, rappresenta un importante simbolo dell’agricoltura tradizionale italiana.
Oggi, il grano Senatore Cappelli è ancora molto apprezzato non solo per le sue qualità nutrizionali, ma anche per il suo legame con la storia e la cultura agricola italiana. La riscoperta dei grani antichi come il Senatore Cappelli è vista come un ritorno alle origini e una salvaguardia della biodiversità agricola, mantenendo viva una tradizione che risale a oltre un secolo fa.
Nazareno Strampelli: Il Genetista Pioniere
Nazareno Strampelli è una figura centrale nella storia dell’agricoltura italiana per i suoi contributi fondamentali alla genetica del grano. Nato a Crispiero, Macerata, il 29 maggio 1866, Strampelli si laureò in agraria all’Università di Pisa. Iniziò la sua carriera nel 1900 studiando l’ibridazione delle specie di frumento, partendo dal grano “Rieti” che incrociò con il grano “Noè” per sviluppare una pianta resistente alle malattie del tempo. Il suo obiettivo era creare varietà di grano che fossero non solo resistenti, ma anche produttive, migliorando così la resa agricola e la sicurezza alimentare.
Nel 1905, Strampelli fondò l’Associazione degli Agricoltori per supportare e diffondere le sue innovazioni. Successivamente, nel 1919, istituì l’Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura, dedicato alla ricerca e sviluppo di nuove varietà di grano. Un momento cruciale della sua carriera fu nel 1907, quando il deputato del Regno Raffaele Cappelli gli offrì terreni per sperimentazioni a Foggia. Questo supporto fu essenziale per Strampelli, che riuscì a selezionare una varietà di grano autunnale con ottime qualità di adattabilità e adatta alla pastificazione.
Questa varietà, sviluppata con il sostegno di Cappelli, fu chiamata “Senatore Cappelli” nel 1915. Il grano Senatore Cappelli divenne così il simbolo del successo delle innovazioni di Strampelli, rappresentando il padre dei grani duri italiani e segnando un’epoca di progresso e sviluppo agricolo.
Raffaele Cappelli: Il Senatore e la Modernizzazione Agricola
Raffaele Cappelli, nato a San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila) il 18 marzo 1848, è stato un protagonista cruciale della modernizzazione agricola italiana. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli, Cappelli intraprese una brillante carriera diplomatica che lo portò a ricoprire ruoli di rilievo nelle ambasciate di Vienna, Londra e Berlino. Dal 1885 al 1887 fu Segretario Generale del Ministero degli Esteri e, successivamente, dal 1878 al 1919, servì come deputato del Regno d’Italia, divenendo poi senatore e vicepresidente della Camera dei Deputati.
Cappelli era profondamente interessato all’agricoltura e si dedicò con passione alla riforma agraria dei primi anni del Novecento. La sua visione era quella di modernizzare le pratiche agricole italiane per aumentarne la produttività e la sostenibilità. Fu presidente della Società degli Agricoltori Italiani, dove promosse innovazioni e riforme fondamentali per il settore.
Il suo incontro con Nazareno Strampelli nel 1907 fu decisivo per lo sviluppo del grano Senatore Cappelli. Cappelli mise a disposizione di Strampelli i suoi terreni a Foggia per esperimenti agronomici, permettendo al genetista di sviluppare una varietà di grano duro altamente resistente e produttiva. Questa varietà, denominata “Senatore Cappelli” in suo onore, divenne un simbolo di eccellenza agricola e rappresentò un importante passo avanti nella cerealicoltura italiana. Il contributo di Raffaele Cappelli alla modernizzazione agricola rimane un esempio di come la collaborazione tra scienza e politica possa portare a significativi progressi nel settore agroalimentare.
Caratteristiche del Grano Senatore Cappelli
Il grano duro Senatore Cappelli è rinomato per le sue eccezionali caratteristiche agronomiche e nutrizionali. Questa varietà antica, selezionata all’inizio del Novecento, è una pianta alta che può raggiungere fino a un metro e ottanta. È un grano rustico, resistente e adattabile a terreni poveri e argillosi, tipici del Sud Italia, dove è prevalentemente coltivato. Il grano Senatore Cappelli si distingue per le sue spighe aristate, ovvero dotate di lunghe ariste, che lo rendono riconoscibile a prima vista.
Dal punto di vista nutrizionale, il grano Senatore Cappelli è particolarmente apprezzato per il suo alto contenuto proteico e le sue eccellenti qualità organolettiche. Negli anni ’30, fu definito “razza eletta” per le sue superiori qualità rispetto ad altre varietà di grano duro. Grazie al suo elevato valore proteico e al contenuto bilanciato di aminoacidi, è stato spesso definito “la carne dei poveri” in Puglia, dove ha svolto un ruolo fondamentale nell’alimentazione delle famiglie rurali.
La farina ottenuta dal grano Senatore Cappelli è ideale per la produzione di pasta e prodotti da forno. La macinazione a pietra biologica conserva l’irregolarità della granulometria e il germe di grano, mantenendo intatti i nutrienti essenziali. Questo processo di macinazione a tutto corpo contribuisce a un sapore ricco e una texture caratteristica, che lo rende particolarmente adatto per preparazioni tradizionali come la pasta fatta in casa e il pane integrale.
Oggi, il grano Senatore Cappelli è riscoperto e valorizzato per le sue qualità intrinseche, rappresentando un legame prezioso con le tradizioni agricole italiane e una scelta di qualità per una dieta sana e naturale.
Coltivazione e Diffusione
Il grano Senatore Cappelli è coltivato principalmente nelle regioni del Sud Italia, dove ha trovato un habitat ideale grazie alla sua adattabilità a terreni poveri e argillosi. La sua coltivazione richiede pratiche agricole tradizionali che rispettano i cicli naturali del suolo, rendendolo particolarmente adatto all’agricoltura biologica. Questa varietà di grano duro è apprezzata per la sua rusticità e resistenza alle malattie, caratteristiche che la rendono meno dipendente da pesticidi e fertilizzanti chimici.
Negli anni ’30, il grano Senatore Cappelli era una delle varietà più diffuse nel Sud Italia e nelle Isole, grazie alle sue eccellenti qualità produttive e nutrizionali. Tuttavia, con l’introduzione di varietà più moderne e ad alta resa, la sua coltivazione è diminuita. Negli ultimi decenni, c’è stata una riscoperta di questa varietà antica, guidata da un crescente interesse per i grani antichi e la sostenibilità alimentare. I produttori locali e i consorzi agricoli hanno avviato programmi di recupero e valorizzazione del grano Senatore Cappelli, promuovendo pratiche di coltivazione che ne preservano la purezza genetica.
Il grano Senatore Cappelli è ora coltivato non solo in Puglia, ma anche in altre regioni italiane come Sicilia, Basilicata e Sardegna, dove le condizioni climatiche e del suolo favoriscono il suo sviluppo. La sua diffusione è sostenuta anche dalla crescente domanda di prodotti biologici e di alta qualità, che valorizzano le sue caratteristiche uniche.
Questo rinato interesse ha portato alla creazione di filiere corte che collegano direttamente i produttori ai consumatori, garantendo trasparenza e tracciabilità. La promozione del grano Senatore Cappelli non è solo un ritorno alle radici dell’agricoltura italiana, ma anche una risposta alla crescente esigenza di sostenibilità e autenticità nel cibo.
Utilizzi in Cucina
Il grano Senatore Cappelli è apprezzato non solo per le sue qualità nutrizionali, ma anche per la sua versatilità in cucina. La farina di grano duro Senatore Cappelli, ottenuta attraverso la macinazione a pietra, è particolarmente ricca di nutrienti grazie alla conservazione del germe di grano e alla sua irregolare granulometria. Questo metodo di macinazione mantiene intatte le proprietà organolettiche del grano, conferendo ai prodotti un sapore autentico e una texture unica.
La pasta fatta in casa con farina di grano Senatore Cappelli è uno dei principali utilizzi di questa varietà. La farina, grazie al suo alto contenuto proteico, offre una consistenza robusta e un sapore ricco, ideale per preparare tagliatelle, orecchiette, e fusilli. La sua capacità di assorbire bene i condimenti la rende perfetta per piatti tradizionali e gourmet.
Oltre alla pasta, la farina di grano Senatore Cappelli è eccellente per la panificazione. Il pane integrale preparato con questa farina è caratterizzato da una crosta croccante e una mollica morbida, con un gusto pieno e aromatico. Anche altri prodotti da forno, come focacce, schiacciate e biscotti, beneficiano delle proprietà uniche di questo grano, risultando in alimenti genuini e saporiti.
La farina di grano Senatore Cappelli è anche utilizzata per la preparazione di pizze rustiche e torte salate, dove la sua struttura robusta e il sapore distintivo possono brillare. La riscoperta di questa varietà antica ha portato chef e appassionati di cucina a sperimentare nuove ricette e applicazioni, rendendo il grano Senatore Cappelli un ingrediente prezioso nelle cucine di oggi.
Il Grano Senatore Cappelli Oggi, all’Osteria dei Mercanti!
Oggi, il grano Senatore Cappelli è riscoperto e valorizzato non solo per le sue eccezionali proprietà nutrizionali, ma anche per il suo legame con la tradizione agricola italiana. All’Osteria dei Mercanti, siamo fieri di incorporare questa materia prima nel nostro menù primavera-estate 2024, proponendo il “Pici di Grano Senatore Cappelli all’Aglione DOP”. Questo piatto non solo celebra il grano antichissimo, ma anche una delle ricette più emblematiche della cucina toscana.
Il picio all’aglione, originario della provincia di Arezzo, è un piatto tradizionale rinomato in tutta la Toscana. I pici, una pasta fresca spessa e lunga, sono perfetti per assorbire il sapore ricco dell’aglione, un tipo di aglio gigante esclusivo della Valdichiana. L’aglione DOP si distingue per il suo gusto delicato e meno pungente rispetto all’aglio comune, rendendo ogni boccone un’esperienza gustativa unica.
La scelta del grano Senatore Cappelli per i nostri pici è un tributo alle radici culinarie e alla qualità. Questa farina, macinata a pietra, conserva tutte le proprietà nutrizionali e organolettiche del grano, conferendo ai pici una texture rustica e un sapore intenso. Il nostro “Pici di Grano Senatore Cappelli all’Aglione DOP” rappresenta una fusione perfetta di tradizione e innovazione, offrendo ai nostri clienti un piatto che onora il passato e celebra il presente della cucina italiana.
Invitiamo tutti a scoprire e gustare questo piatto presso l’Osteria dei Mercanti, un vero omaggio alla ricca eredità gastronomica della Toscana e alla qualità senza tempo del grano Senatore Cappelli.